lunedì 14 aprile 2014

LA PASQUA IN SICILIA

La Pasqua in Sicilia è un evento ricco di solennità e trasporto, testimonianza della fede cattolica della gente, pertanto  bisogna prepararsi degnamente, come si conviene, per partecipare ai riti della SETTIMANA SANTA durante la quale, si svolgono, sia PROCESSIONI , in cui la liturgia popolare raggiunge il suo culmine recuperando anche preziosi tratti figurativi connessi a una cerimoniosità agraria, che le Sacre Rappresentazioni che mirano, queste, a rievocare il Sacro Evento, con una serie di parti ben recitate tra la commozione di tutti i presenti che assistono, così, alle recite più salienti dell'intera PASSIONE di CRISTO che, vanno dall'ULTIMA CENA  alla LAVANDA DEI PIEDI, dal TRASFERIMENTO SIMBOLICO ALL' ORTO DEL GETSEMANI  al TRADIMENTO DI GIUDA con la cattura di Gesù ; dal TRASFERIMENTO AL SINEDRIO al PROCESSO DI GESU' ; dal CALVARIO alla SEPOLTURA DI GESU' attraverso la sua AGONIA - MORTE - DEPOSIZIONE tutte scene queste che, se ben recitate , lasciano segni anche nei cuori più duri. Il GIOVEDI' SANTO, è la classica serata dedicata alla celebrazione eucaristica, cui segue la visita dei SEPOLCRI, l'usanza, non certificata dalla dottrina, è che ogni fedele visiti da cinque (quante sono le piaghe di Cristo) a sette (quanti sono i dolori della Madonna) di questi allestimenti in varie chiese vicine, compiendo il cosiddetto giro "delle sette chiese" o "sepolcri". Tale terminologia è impropria, perché in essi viene riposta l'Eucaristia, ossia le ostie precedentemente consacrate, che la Chiesa cattolica crede essere il segno sacramentale di Gesù Cristo vivo e risorto. L'altare della reposizione non è dunque un sepolcro che simboleggia la morte di Gesù, ma un luogo in cui adorare l'Eucaristia, allestiti dentro le chiese ed ornati con i cosiddetti "lavureddi", ciotole sul cui fondo il primo giorno di Quaresima vengono distesi stoffa od ovatta su cui si sparge grano e legumi. Successivamente sono riposte al buio e innaffiate di tanto in tanto cosicché il, Giovedì Santo una volta germogliati, si presenteranno in forma di pallidi e fitti filamenti di diverso colore,  con grano cresciuto al buio. Il SABATO SANTO, a mezzanotte in punto, si compie la SVELATA DEL CRISTO che consiste nella caduta di un enorme telo che copre l'altare maggiore e conseguentemente la comparsa del simulacro del Cristo Risorto. Contemporaneamente si sciolgono le campane che, suonando a festa, annunciano al popolo tutto che CRISTO E' RISORTO. Questo momento di grande gioia culmina nella grande FESTA del GIORNO DI PASQUA, le famiglie si riuniscono, si preparano piatti e dolci tradizionali, ad esempio la Pecorella Pasquale, preparata con la pasta reale e decorata con glassa di zucchero, confetti e cioccolato, e la cassata, sintesi della fusione tra lo stile arabo e quello barocco. Da ricordare anche i caratteristici Pupi coll'uova, pane speciale al cui interno è presente un uovo sodo colorato simbolo della vita e spesso ricoperto con glassa di zucchero, albume e limone. 

lunedì 7 aprile 2014

CHIAMATI DI DIU

Già sona la campana, ogni matina.
Lu suli adaciu adaciu s'arruspigghia.
'N campagna già si squagghia l'acquazzina;
'N paisi c'è cu dormi e c'è cu' vigghia.
La munachedda è ddà 'ntra la batia.
Chi prega cu gran fidi e 'un si siddia.

E prega a lu Signuri e s'arricria.
Povira, casta e santa, sempri spera.
All'occhi di lu munnu è 'na pazzia,
Ma pi idda 'ssa strata è chidda vera.
E 'ntra li quattru mura 'n paci sta.
Cu sta cu Diu, campa 'n libirtà.

Francisca, Maria, Stella e Catarina.
Chi dicistivu "si" a lu Signuri.
Facistivu  'na scerta saggia e fina,
La paci la sazziati a tutti l'uri.
La vostra vita è veru sacramentu,
Chi lu munnu manteni ogni mumentu.
Sebastiano Benenati