lunedì 31 gennaio 2011

RIFLESSI

Fermati tempo!
Lasciami entrare nei suoi occhi. ........
Lasciami perdere
In essi;
lasciami amare
i riflessi dell’UNIVERSWO
che solo in essi io trovo,
lasciami naufragare …..
quando
guardando i miei
 vedrò i suoi occhi
Riflessi dell’Universo
Echi d’eternità
Gisella Rocca

POLITICA OGGI

Analizzando la presenza televisiva degli esponenti politici sono interessanti due elementi: l'aggressività nei toni e la disciplina nel portare avanti determinate argomentazioni, che gli anglosassoni definiscono "stare sul messaggio", vale a dire la ripetizione delle stesse parole chiave da parte di tutti gli esponenti di uno schieramento politico (definito anche "parlare con una sola voce", concetto caro ad esempio agli spin doctor del Labour di Blair).
La gestione dei sentimenti positivi e negativi nei confronti di un esponente politico o di un partito è uno degli elementi più importanti di una strategia di comunicazione politica: 
L'onorevole che abbandona gli studi televisivi ha la funzione di rendere evidente l'impossibilità di partecipare a trasmissioni faziose dominate da giornalisti ed ospiti di avversa natura politica  e, allo stesso tempo, ottiene copertura nei telegiornali e sugli altri media. Il risultato è di rafforzare un meccanismo di comportamento confermato da recenti studi nel settore delle neuroscienze applicate alla politica: come afferma lo psicologo clinico Westen nel suo libro "La mente politica", quando individui che hanno un'appartenenza politica si trovano di fronte ad informazioni che rappresentano una minaccia per le loro convinzioni tendono a rimuovere le contraddizioni e ad accogliere solamente gli elementi in grado di confermare il proprio punto di vista.
Per il marketing politico è un errore, infatti, cercare di parlare a tutti:bisogna, invece, selezionare attentamente gli elettori decisivi per ottenere la vittoria e individuare i messaggi giusti per convincerli o per rafforzarne le convinzioni. Per le neuroscienze più un messaggio è puramente razionale, meno è probabile che attivi i circuiti neurali che presiedono al comportamento di voto: per questo gli argomenti in grado di attirare l'attenzione sono quelli legati ad emozioni positive (come l'entusiasmo e la speranza) o negative come la paura, la rabbia, il disprezzo.  La ricerca del consenso è un'attività permanente, che non ha mai fine: comincia il giorno dopo le elezioni e termina il giorno antecedente le nuove votazioni. La politica mediatizzata richiede la capacità di rispondere velocemente a eventuali attacchi o a notizie diffuse dai media: web, telefoni cellulari e notiziari 24 ore su 24 permettono di diffondere un messaggio a milioni di persone in pochi secondi. Messaggio che deve far parte di una narrazione coerente, con un forte impatto emotivo, per presentare al paese se stessi e ciò che si rappresenta.

CURREMU COMU L’ASINI ARRINATI

Pi vidilu cu è  ch’un  sinn’adduna
lu riccu a tutti chiddi ch’attintati,
è pi li scarsi ‘na rossa sfurtuna
essiri di ricchi cumannati.
Si fannu a costi nostri li miliuna,
stannusi dintra beddi arripusati
e niatri tutti poviri cafuna
curremu comu l’asini arrinati.
Iddi si fannu li duci muccuna
e niatri avemu li spaddi stuccati
la Liggi ‘unni la senti ‘sta canzuna
a nuddu li pirduna li piccati.
Lu carciaru di chiappi e di cantuna
fu fattu pi la genti carciarati
però li ligna torti e li zuccuna
tardu o prestu morinu abbruciati.
FONTANA ANTONINO

LE FARFALLE


Le farfalle sentono il sapore con i piedi.

L’INDENNITA' ORDINARIA DI DISOCCUPAZIONE

A chi spetta
·          Agli operai, impiegati, equiparati ed intermedi (lavoratori che svolgono mansioni a metà strada tra quelle operaie e quelle impiegatizie), anche se assunti con contratto part time o a tempo determinato;
·          Ai dirigenti di qualsiasi settore privato;
·         Ai lavoratori a domicilio, ma solo nel caso di licenziamento/cessazione del rapporto di lavoro e non di sospensione del lavoro tra una commessa e l’altra;
·          Ai lavoratori impiegati in attività stagionali o attività soggette a periodi di sosta;
·          Ai lavoratori occupati occasionalmente in sostituzione di altro personale;
·          Ai lavoratori assunti con contratto di formazione e lavoro;
·          Ai lavoratori con contratto di solidarietà;
·          Ai portieri di stabili;
·          Ai lavoratori assunti in Italia ed operanti all’estero in paesi non convenzionati o con i quali non esistono accordi di sicurezza sociale;

La domanda
La domanda deve essere presentata, pena la decadenza dal diritto, entro:
·          68 giorni dalla data di sospensione o licenziamento per motivi connessi alla situazione aziendale;
·          98 giorni, in caso di licenziamento in tronco per giusta causa.
La durata
A partire dal 1° gennaio 2008 il periodo massimo indennizzabile, per i trattamenti di disoccupazione ordinaria con requisiti normali, è stato elevato a otto mesi per i soggetti con età anagrafica inferiore a 50 anni e a dodici mesi per i soggetti con età anagrafica pari o superiore a 50 anni. I requisiti di età devono essere posseduti alla data di inizio della disoccupazione indennizzabile. Il prolungamento si applica soltanto all’indennità ordinaria di disoccupazione.

Quanto spetta
A partire dal 1° gennaio 2008 l’indennità spetta nella misura del 60% della retribuzione media lorda dei sei mesi, al 50% per i due mesi seguenti e al 40% per i restanti. Ai lavoratori sospesi è pagata nella misura del 50% della retribuzione. L’indennità viene corrisposta per 30 giorni al mese (indipendentemente dal fatto che il mese sia di 30 o 31 giorni) ad eccezione del mese di febbraio, per il quale viene corrisposta per l’esatto numero di giorni (28 o 29). A coloro che, anche per un solo giorno, percepiscono l’indennità di disoccupazione nel periodo compreso tra il 18 e il 24 dicembre, è corrisposto, oltre all’indennità normalmente spettante, un assegno speciale pari a 6 giorni di
indennità (cosiddetta gratifica natalizia). Il disoccupato che percepisce l’indennità ha diritto, dopo aver presentato domanda, anche all’assegno per il nucleo familiare.

RUSSULA CYANOXANTHA ( RUSSULA MAGGIORE )

E’ una degli esemplari più buoni della sua specie ed è quindi molto ricercata.
·         HABITAT             Presente a gruppo nei boschi, soprattutto di latifoglie o di coniferi.
·         CAPPELLO          Leggermente affossato al centro, ha come colore dominante il viola, più o meno sfumato;                 presenta dei solchi, solo accennati, disposti radialmente.              
·         LAMELLE            Facilmente distinguibili, data la loro grossezza, hanno una consistenza elastica e sono, a volte , connesse tra di loro.
·         GAMBO                Bianco con qualche screziatura bruna; la forma è cilindrica, leggermente ingrossata alla base.
·         CARNE                 Di consistenza tenace, il colore s’intensifica se esposta all’aria.
·         SPORE                  Di un bel bianco brillante.
·         Odore                     Leggero, quasi inavvertibile.
·         SAPORE                Gradevole.

L'OCCHI DI LU SICILIANU


Su comu du’ petri priziusi
Si li talii ti fannu nfuddiri:
chini d’amuri e tanti fucusi.
Sunnu la calamita di la terra,
sbiddianu tri migghia di luntanu
parlanu d’amuri e sunnu ‘nguerra.
CLOROFILLA CARMELINA

UN SURCITEDDU CURIUSU


Un surciteddu, na la sirata,
davanti lu me purtuneddu
si facia ‘na passiata…….
Iu, comu sempri, mi scantai,
arristai ferma, nun l’assicutai……..
iddu, invece, tuttu si priava
e sutta li machini scumparia,
e poi spuntava………
Arrivatu all’angulu di la strata,
mi parsi chi mi detti ‘na taliata.
E, tuttu scattiusu
Pigghiannu la parola,
mi dissi:  “sugnu curiusu,
lu munnu è la me’ scola…….
Sugnu modernu puru iu
E, a la vista di genti,
nun fazzu chù: “ ziu! ziu! “
Tu nun mi fai chiù scantari
E la me’ vista haj a suppurtari……
La lurdia chi è tutta strata strata
Mi permetti  ‘mezzu a la genti,
 di fari na passiata.!
 Buscaino Maddalena

I RATTI

I ratti si moltiplicano  così  rapidamente che, in soli 18 mesi, una coppia può avere più di 1 milione di discendenti.

LA GELOSIA


La stidda chi spuntau a lu livanti
Si parti e va a tramunta a lu punenti,
li tò biddizzi l’hai prumisu a tanti,
nun si donna di amari veramenti;
Amani unu e nun amari a tanti,
a l’autri ti li levi di la menti;
Lu sai chi ti succedi amari a tanti?
Ti ardi ti cunsumi e ‘un fai nenti.
AVOLA

lunedì 24 gennaio 2011

COMUNIONE O SEPARAZIONE DEI BENI


REGIME  PATRIMONIALE    COMUNIONE  O  SEPARAZIONE  DEI  BENI.
La comunione dei beni.
La comunione dei beni è il regime legale previsto dal codice civile, nel caso in cui non vi sia stata una scelta diversa da parte dei coniugi (articolo 159). La comunione dei beni rappresenta il sistema privilegiato dal legislatore, in quanto, nella pratica, realizza una parità dei coniugi, consentendo loro una gestione e una titolarità comune del patrimonio familiare. La comunione dei beni si applica automaticamente, nel momento della stipulazione del matrimonio, oppure successivamente, a richiesta dei due coniugi.
Questi sono i beni che rientrano nella comunione:
  • tutti i beni acquistati durante il matrimonio dai due coniugi, anche separatamente;
  • le aziende costituite dopo il matrimonio e gestite da entrambi i coniugi;
  • il reddito di un'attività separata dei coniugi;
  • il reddito di un bene proprio di uno dei coniugi (ad esempio il canone di locazione di un appartamento comprato prima del matrimonio da uno dei coniugi);
  • il reddito di un'azienda costituita prima del matrimonio ma gestita da entrambi i coniugi.
Questi sono invece i beni che non rientrano nella comunione:
  • tutti i beni acquistati prima del matrimonio da uno dei due coniugi;
  • i beni che vengono ereditati o acquistati per donazione da uno dei due coniugi durante il matrimonio;
  • tutti i beni personali (gioielli, indumenti, libri...);
  • tutti i beni che servono all'esercizio della professione di uno dei due coniugi (è necessario dimostrare in tal caso un rapporto diretto ed obiettivo con l'attività);
  • ciò che si è ottenuto a titolo di risarcimento di danni patrimoniali e non;
  • la pensione corrisposta per la perdita totale o parziale della capacità lavorativa;
  • tutti i beni acquistati con il prezzo della vendita dei beni che non erano precedentemente di comproprietà dei due coniugi (articolo 179 del codice civile).
La separazione dei beni
La separazione dei beni contempla un regime patrimoniale diverso, e si ha quando ciascuno dei coniugi è il solo proprietario dei beni acquistati durante il matrimonio. Egli ha quindi il diritto di goderli e amministrarli, salvo naturalmente l'obbligo di contribuire ai bisogni della famiglia, in relazione alle proprie sostanze e capacità di lavoro.
La separazione dei beni può essere chiesta senza alcuna spesa, al momento della celebrazione del matrimonio, oppure in seguito, rivolgendosi a un notaio. Deve però sussistere il consenso di entrambi i coniugi. Il notaio provvede a trascrivere l'intervenuta separazione dei beni a margine dell'atto di matrimonio (tale trascrizione è molto importante nei confronti dei terzi).
Se il passaggio dalla comunione alla separazione dei beni è richiesto solo da uno dei due coniugi, occorre rivolgersi al tribunale. La legge contempla diversi motivi di scioglimento della comunione, che può avvenire (articolo 193 codice civile) in caso di: interdizione, inabilitazione, cattiva amministrazione del patrimonio da parte di uno dei coniugi, sperpero e disordine nella gestione degli affari.

IL VALORE DI UN SORRISO


ILVALORE DI UN SORRISO
Donare un sorriso
Rende felice il cuore.
Arricchisce chi lo riceve
Senza impoverire chi lo dona.
Non dura che un istante,
Ma il suo ricordo rimane a lungo.
Nessuno è così ricco
Da poterne fare a meno
Né così povero da non poterlo donare.
Il sorriso crea gioia in famiglia,
Da sostegno nel lavoro
Ed segno tangibile di amicizia.
Un sorriso dona sollievo a chi è stanco,
Rinnova il coraggio nelle prove,
E nella tristezza è medicina.
E poi se incontri chi non te lo offre,
Sii generoso e porgigli il tuo:
Nessuno ha tanto bisogno di un sorriso
Come colui che non sa darlo
P. Faber

LA SICILIA

SICILIA
Sicilia si bedda di natura,
particolari porti la bannera;
tu si ricca di frutta e di verdura,
ricca di suli e aria sincera.
Tu si rigina di l’agricultura,
la prima sciura di la primavera;
tu si la matri di villeggiatura;
ogn’annu di turisti c’è la fera!
Pi tuttu lu munnu si ‘un tisoru:
tu sula si chiamata Conca d’Oru.
Scuderi Settimo Giuseppe

LA BELLEZZA

LA  BELLEZZA
La prima vota ca ‘jsti a la missa
Lu populu di tia si spavintau:
Quannu pigghiasti l’acqua biniditta,
lu tettu di la chiesa trimau;
Lu  parrinu ca dicia la missa,
sintennu dd’attirruri si vutau,
----- Figghia, cui ti li detti ssi biddizzi?
------Mi li detti  Diu chi mi criau.
Raccolta Pitrè

RIMASTO CON LA LINGUA ATTACCATO AL PALO PER DIVERSE ORE

Oklahoma, Stati Uniti.  Un bimbo di otto anni è rimasto con la lingua attaccata a un  palo per diverse ore a causa del ghiaccio.Una vicina di casa del piccolo, Joellen Powell, ha dichiarato ai migrofoni  di News Channel 4: " Ho sentito delle grida, ma pensavo si trattasse del solito litigio tra bambini": Invece il malcapitato, che stava aspettando con il fratellino lo scuola bus per recarsi alla Woodward Middle School, all'arrivo dei soccorritori era in punta di piedi intento a liberare la lingua dalla morsa del ghiaccio. Per fortuna, in breve tempo, l'incidente si è risolto senza alcun danno permanente grazie al pronto intervento dei vigili del fuoco che immediatamente gli hanno versato dell'acqua sulla lingua, aiutandolo a sollevarsi.

lunedì 17 gennaio 2011

PRESTITO IPOTECARIO


Il prestito ipotecario vitalizio è un finanziamento a lungo termine assistito da ipoteca di primo grado sulla casa di proprietà, riservato a persone fisiche che abbiano compiuto 65 anni.
E' possibile ottenere da 32.000 a 400.000 euro. L’importo del prestito dipende dall'età del richiedente e dal valore dell'abitazione data in garanzia: tanto maggiore è il valore dell'abitazione e tanto più alta è l'età, tanto più elevato sarà l’importo che otterrete con il prestito ipotecario vitalizio.

Il finanziamento è ideato in modo che non sia mai effettuato alcun pagamento:il prestito ipotecario vitalizio non richiede infatti rimborsi di alcun tipo, nemmeno per gli interessi, durante la vita dell'intestatario. Gli interessi e le spese annuali vengono sommati annualmente, e il debito complessivo verrà rimborsato in un'unica soluzione dagli eredi.Con il prestito vitalizio è possibile:
  • aiutare i propri figli a comprare casa;
  • togliersi il pensiero di rate mensili legate a mutui o finanziamenti;
  • vivere sereni integrando la pensione.
In caso di coniugi o conviventi il finanziamento deve essere cointestato e sarà rimborsato solo dopo la scomparsa del più longevo dei due cointestatari. Se gli eredi sono interessati a mantenere la proprietà della casa potranno rimborsare quanto dovuto a fronte del prestito e liberare la casa dall’ipoteca, oppure potranno vendere l’abitazione e rimborsare il prestito con il ricavato della vendita.
La proprietà dell’abitazione rimane comunque all'intestatario e alla sua famiglia.
Se nel corso degli anni il valore dell'immobile dovesse continuare a crescere (come successo in passato), si potrà ancora contare su una cifra importante di denaro anche dopo aver rimborsato il prestito. Nel caso in cui il debito dovesse invece salire oltre il valore della casa, l'importo dovuto dagli eredi non potrà comunque mai essere superiore al valore di realizzo dell'abitazione. 

lunedì 10 gennaio 2011

IMPARARE AI PICCOLI A LAVARSI I DENTI

Non è mai troppo presto per insegnare ai nostri figli a lavarsi i denti regolarmente: questa buona abitudine, unita ad una alimentazione povera di cibi dolci e bevande zuccherate, li aiuterà a scongiurare il pericolo di insorgenza della carie già in tenera età.
Una volta scelto il  primo spazzolino da denti, che anzitutto, ma precisarlo forse è superfluo, deve essere di ottima qualità, quindi deve adattarsi alla conformazione della bocca del bambino, destinata a mutare rapidamente, e alle sue capacità manuali; se all’inizio infatti sarete voi stessi a lavare i denti del piccolo, questi crescendo comincerà a nutrire il desiderio di provare a fare da sé e voi dovete assolutamente assecondarlo anche se tutto questo non rappresenta per lui/lei altro che un gioco.
occorre avere cura che il bambino impari gradualmente a spazzolare i denti nel modo più corretto trasformando quello che all’inizio per lui non è altro che un gioco, in un gesto di cura della propria igiene dentale.
Le tecniche più efficaci per spazzolarsi i denti consistono nel muovere le setole dello spazzolino dall’alto verso il basso sull’arcata superiore e dal basso verso l’alto sull’arcata inferiore, oppure nell’eseguire movimenti rotatori più o meno ampi sulla superficie intera dei denti. E sono proprio questi i movimenti che dovrete cercare di insegnare al piccolo.

PUNTI DI VISTA

lunedì 3 gennaio 2011

FITWALKING “OVVERO L’ARTE DEL CAMMINARE”

Fare fitwalking con regolarità è un po’ come tornare indietro nel tempo, quando camminare era l’unica vera forma di locomozione che permettesse a tutti di muoversi per lunghi tragitti o di spostarsi per brevi tratti e compiere le normali azioni del vivere quotidiano.  Il termine inglese significa letteralmente “camminare per la forma fisica”; è il denominatore comune per tutte le attività di cammino e locomozione quotidiana che diventano attività sportiva, per il tempo libero, per il divertimento, per il fitness, per la salute, per il benessere,  è necessario camminare bene, ossia camminare osservando una corretta meccanica del movimento, Il fitwalking è quindi anche una filosofia che accompagna la vita quotidiana, per renderla più viva, più equilibrata e ritmata. E’ un modo di vivere che permette di entrare nel quotidiano al passo giusto, al ritmo corretto, in equilibrio assoluto tra noi e ciò che ci circonda. Se si pensa alla frenesia della vita di ogni giorno ben si capisce l’importanza di inserire nella nostra giornata un momento in cui tutto rallenta e dove il rapporto tra tempo e spazio prende una dimensione assolutamente diversa e si conquista un’efficienza fisica nuova e un senso di libertà assoluta. La libertà di muoversi dove si vuole ed alla velocità desiderata, di lasciare vagare i pensieri, di soffermarsi a scrutare l’orizzonte o di tirare dritto con passo deciso e sicuro.
Il pianeta WALK-IN ha nel fitwalking una specifica situazione che si unisce, ma nello stesso tempo si distingue, dal normale camminare, dal farlo per turismo, per arte, per cultura, ambientalismo o amore per la natura. Ecco perché il fitwalking al suo interno si caratterizza in 3 categorie, o famiglie, che, per comodità, includono tutti i diversi modi di intendere il fitwalking, e nelle quali ognuno potrà individuare la più corrispondente alle sue mire ed esigenze di camminatore.
Life Style

In questa famiglia si trovano coloro che guardano al fitwalking principalmente come momento di svago. Sono le persone che amano passeggiare, muoversi a piedi in luoghi e situazioni varie. Non hanno mire particolari sotto l’aspetto prestativo ma sono attratti dalla filosofia di vita legata al camminare.


aggiungono alle motivazioni del life style un interesse per gli aspetti di fitness. Amano affinare al meglio la tecnica di cammino e praticare il fitwalking quale attività motoria di tipo allenante. Pur in presenza di uno spirito sportivo non sono agonisti ad ogni costo, ma ricercano il miglioramento delle proprie capacità fisiche, dell’efficienza di camminatori veloci e resistenti. Con particolare rilevanza verso gli aspetti estetici e fisici (dimagrimento, tonicità muscolare, rilassatezza psicologica, efficienza fisica in genere).


Lo Sport Style coinvolge soggetti sportivi. Appassionati che amano il confronto della performance fatta sia in allenamento sia in gara,  allenandosi quotidianamente. Sono persone che hanno trovato nel fitwalking un tipo di sport adatto al loro attuale livello fisico, senza dover rinunciare alla voglia di misurarsi con se stessi e con gli altri.