lunedì 27 dicembre 2010

L’ASSISTENZA AGLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI

Il sistema italiano di assistenza socio-sanitaria vive una vera e propria “emergenza demografico -epidemiologica”. Lo sostiene il secondo rapporto 'L’assistenza agli Anziani non autosufficienti in Italia” promosso dall’IRCCS – INRCA per il Network Non Autosufficienza (NNA): “In prospettiva – si legge nello studio presentato  al Campidoglio in un convegno organizzato da Federsanità Anci - il sistema di welfare basato sulla famiglia appare non sostenibile per il forte aumento di persone anziane  e l'altrettanto forte riduzione di figli adulti”. L'Italia vive, secondo lo studio, “un momento di intensa trasformazione dell'intero settore sociosanitario, dovuto principalmente alla contrazione delle risorse finanziarie disponibili e al progressivo aumento della domanda di servizi legato a diversi fattori, primo fra tutti l'invecchiamento della popolazione”.
Una porzione “sempre maggiore della popolazione è a rischio di perdita dell'autosufficienza”. L'ultima rilevazione disponibile mostra un tasso nazionale di non autosufficienza tra gli ower 65 pari a 18,7%, ma ci sono regioni, quelle del Sud, che vanno ben oltre: in Sicilia si arriva al 21,6%, in Puglia il 24,2% ed in Calabria il 22,8%. L'asse portante da seguire è il maggiore coordinamento tra politiche sanitarie e sociali”.  Angelo Lino Del Favero, presidente di Federsanità – Anci, illustra la ricetta dell'associazione che riunisce Aziende Sanitarie Locali e Ospedaliere e Conferenze dei Sindaci per rispondere adeguatamente a quella che il secondo rapporto 'L’assistenza agli Anziani non autosufficienti in Italia” ,  definisce una vera “emergenza demografico -epidemiologica”.
Del Favero,  presidente di Federsanità – Anci, sottolinea la necessità di un “approccio coordinato e integrato ai servizi per la persona non autosufficiente”. Quanto  al primo pilastro dell'assistenza, quello dello Stato, “si deve procedere nel processo di deospedalizzazione - c'è uno scompenso nel sistema, un eccesso di prestazioni in ambito ospedaliero - accompagnato da maggiori investimenti sul territorio”. Quanto al secondo pilastro, i fondi sanitari integrativi, “vanno potenziate le forme di sanità integrativa, per arrivare – auspica la Federsanità - ad un modello simile a quello tedesco, dove l'assicurazione è obbligatoria”.

venerdì 17 dicembre 2010

CARTA EUROPEA DEI DIRITTI DEL MALATO

  •  Diritto a misure preventive.  Ogni individuo ha diritto a servizi appropriati a prevenire la malattia.
  • Diritto all'accesso.  Ogni individuo ha il diritto di accedere ai servizi sanitari che il suo stato di salute richiede. I servizi sanitari devono garantire eguale accesso a ognuno, senza discriminazioni sulla base delle risorse finanziarie, del luogo di residenza, del tipo di malattia o del momento di accesso al servizio.
  • Diritto alla informazione. Ogni individuo ha il diritto di accedere a tutti i tipi di informazione che riguardano il suo stato di salute e i servizi sanitari e come utilizzarli, nonché a tutti quelli che la ricerca scientifica e la innovazione tecnologica rendono disponibili.
  • Diritto al consenso.  Ogni individuo ha il diritto ad accedere a tutte le informazioni che lo possono mettere in grado di partecipare attivamente alle decisioni che riguardano la sua salute. Queste informazioni sono un prerequisito per ogni procedura e trattamento, ivi compresa la partecipazione alla ricerca scientifica.
  • Diritto alla libera scelta.  Ogni individuo ha il diritto di scegliere liberamente tra differenti procedure ed erogatori di trattamenti sanitari sulla base di adeguate informazioni.
  • Diritto alla privacy e alla confidenzialità. Ogni individuo ha il diritto alla confidenzialità delle informazioni di carattere personale, incluse quelle che riguardano il suo stato di salute e le possibili procedure diagnostiche o terapeutiche, così come ha diritto alla protezione della sua privacy durante l'attuazione di esami diagnostici, visite specialistiche e trattamenti medico-chirurgici in generale.
  • Diritto al rispetto del tempo dei pazienti. Ogni individuo ha diritto a ricevere i necessari trattamenti sanitari in un periodo di tempo veloce e predeterminato. Questo diritto si applica a ogni fase del trattamento.
  • Diritto al rispetto di standard di qualità. Ogni individuo ha il diritto di accedere a servizi sanitari di alta qualità, sulla base della definizione e del rispetto di precisi standard.
  • Diritto alla sicurezza. Ogni individuo ha il diritto di essere libero da danni derivanti dal cattivo funzionamento dei servizi sanitari, dalla malpractice e dagli errori medici, e ha il diritto di accesso a servizi e trattamenti sanitari che garantiscano elevati standard di sicurezza.
  • Diritto alla innovazione.  Ogni individuo ha il diritto all'accesso a procedure innovative, incluse quelle diagnostiche, secondo gli standard internazionali e indipendentemente da considerazioni economiche o finanziarie.
  •  Diritto a evitare le sofferenze e il dolore non necessari.  Ogni individuo ha il  diritto di evitare quanta più sofferenza possibile, in ogni fase della sua malattia.
  • Diritto a un trattamento personalizzato. Ogni individuo ha il diritto a programmi diagnostici o terapeutici quanto più possibile adatti alle sue personali esigenze.
  • Diritto al reclamo.  Ogni individuo ha il diritto di reclamare ogni qual volta abbia sofferto un danno e ha il diritto a ricevere una risposta o un altro tipo di reazione.
  • Diritto al risarcimento. Ogni individuo ha il diritto di ricevere un sufficiente risarcimento in un tempo ragionevolmente breve ogni qual volta abbia sofferto un danno fisico ovvero morale e psicologico causato da in trattamento di un servizio sanitario.


lunedì 13 dicembre 2010

COME PRATICARE UNA INIEZIONE INTRAMUSCOLARE

La cosa più importante è fare tutto in modo sterile... prima di iniziare lavarsi benissimo le mani,  è importante. Poi prelevare il medicinale dalla fiala con la siringa assicurandosi di non toccare niente con l'ago. Se si deve  fare qualcosa dopo aver riempito la siringa (disinfettare, ecc) rimettere il cappuccio all'ago facendo attenzione che l'ago non tocchi la parte esterna del cappuccio. Tenendo la siringa con l'ago verso l'alto, va espulsa tutta l'aria che è all'interno della siringa stessa, premendo lo stantuffo in maniera tale da spingere verso l'alto il liquido stesso: l'operazione sarà conclusa quando dall'ago uscirà una goccia di liquido. Disinfettare  prima e dopo con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol. Il punto migliore dove farle si trova così: guardare  la chiappa e dividerla idealmente in 4 quadranti, si deve fare l'iniezione nel quadrante superiore esterno. Dire alla persona alla quale si pratica l'iniezione di rilassarsi e soprattutto di rilassare la zona interessata, poi va eseguita la disinfezione. Nell'inserire l'ago si deve mantenere una direzione perpendicolare alla cute e si deve agire con rapidità ; l'ago stesso può essere spinto in profondità fino ad un inserimento totale negli adulti che abbiano una conformazione corporea normale, mentre negli individui magri e nei bambini non si spinge l'ago fino in fondo. Non appena l'ago sia stato introdotto, va eseguita una breve aspirazione , perché se a questo punto si osserva la presenza di sangue nella siringa l'ago va estratto e posto in un punto diverso.  L'iniezione deve essere effettuata lentamente, mentre l'ago va estratto rapidamente : tutto ciò per procurare meno dolore. In seguito si massaggia per 20 secondi la zona e si tiene un batuffolo di cotone premuto sul foro, allo scopo di arrestare la piccola uscita di sangue.
Generalmente la siringa si impugna tra indice e medio, col pollice sullo stantuffo, così quando l’ago è  dentro si spinge col pollice ed è fatta.  Semplicissimo provare per credere.

domenica 12 dicembre 2010

IL NATALE

La festa appartiene all'anno liturgico cristiano, in cui si ricorda la nascita di Gesù Cristo, che nella Cristianità occidentale cade il 25 dicembre, mentre nella Cristianità orientale viene celebrato il 6 gennaio.
La nascita di Gesù viene fatta risalire dal 10 al 4 a.C. Il Natale non viene introdotto subito come festa Cristiana, ma bisogna aspettare l'arrivo del Quarto secolo nell'Impero Romano, e più tardi anche nelle zone dell'Oriente.
La festa cristiana si intreccia con la tradizione popolare. Prima del Natale Cristiano c'era la festa del Fuoco e del Sole, perché  in questo periodo c'è il solstizio d'inverno, cioè il giorno più corto dell'anno, e da questa data le giornate iniziano ad allungarsi.
Nell'antica Roma si festeggiavano i Saturnali in onore di Saturno, dio dell'agricoltura ed era un periodo di pace, si scambiavano i doni, e si facevano sontuosi banchetti.
Tra i Celti invece si festeggiava il solstizio d'inverno.
Nel 274 d.C. l'imperatore Aureliano decise che il 25 dicembre si festeggiasse il Sole. E' da queste origini che risale la tradizione del ceppo natalizio, ceppo che nelle case doveva bruciare per 12 giorni consecutivi e doveva essere preferibilmente di quercia, un legno propiziatorio, e da come bruciava si presagiva come era l'anno futuro. Il ceppo natalizio nei nostri giorni si è trasformato nelle luci e nelle candele che addobbano case, alberi, e strade.
E siamo ai giorni nostri, il nostro Natale deriva da tradizioni borghesi del secolo scorso,
con simboli e usanze sia di origine pagana che cristiana. Il natale è anticipato dalla vigilia    che dovrebbe  essere una giornata di digiuno e di veglia a cui ci si prepara ai festeggiamenti delle feste.   E' una festa periodica di rinnovamento, celebrata in tutte le civiltà e caratterizzata da rituali che simbolicamente chiudono un ciclo annuale e inaugurano quello successivo.

sabato 11 dicembre 2010

ABOLIZIONE CANONE RAI ULTRA 75ENNE

L'Agenzia delle Entrate comunica che finalmente si può applicare la disposizione, prevista nella Finanziaria 2008, che elimina il pagamento della tassa di possesso del televisore (CANONE RAI) a chi ha più di 75 anni. La CIRCOLARE N. 46/E  del 20 settembre 2010 spiega come precedere per ottenere l'esenzione.       I requisiti per non pagare il canone Rai sono:  a) aver compiuto 75 anni di età entro il termine per il pagamento del canone di abbonamento RAI (attualmente il 31 gennaio e il 31 luglio di ciascun anno);

b) non convivere con altri soggetti diversi dal coniuge;  c) possedere un reddito che, unitamente a quello del proprio coniuge convivente, non sia superiore complessivamente ad euro 516,46 per tredici mensilità.  

giovedì 9 dicembre 2010

LA TRADIZIONE DELL’ALBERO DÌ NATALE

Pare che l’albero di Natale, così come lo conosciamo, sia nato dall’insieme di più usanze legate al solstizio invernale le cui notti, secondo credenze molto radicate, erano frequentate dagli spiriti maligni.  Per difendersi da quegli esseri che popolavano il buio, si usavano rami di sempreverdi e si accendevano lumi…
Soltanto nel 1605  si ha,  dalla Germania,  una testimonianza di un albero di Natale. Che i suoi rami  furono ornati con rose di carta per simboleggiare la Vergine, con mele che ricordavano l’albero del giardino dell’Eden da cui fu colto il frutto del peccato, con cialde per rappresentare l’ostia consacrata e con  dolcetti per la felicità dei bambini. Alla fine del 1600, pare che siano state usate,  per la prima volta, le candele per ornare l’abete che, con la luce, rappresentava “la luce del mondo”, ossia Cristo.
Dalle regioni della Germania, a poco a poco,  l’usanza si diffuse in Europa centrale e del nord, e successivamente, nel nord America. Nel nostro Paese, solo una cinquantina d’anni fa si diffuse l’albero natalizio, sostituendo a poco a poco la tradizione del Presepe, risentendo dell’influenza nordica, che riteneva l’abete il simbolo della vita, contrapposto all’albero cresciuto sulla tomba d'Adamo e usato per fare la Croce su cui morì il Salvatore.  Numerose le leggende legate a questo albero.  Una di esse narra che l'abete è uno degli alberi dell'Eden o, meglio, quell’albero della vita che perse le foglie quando Eva colse la mela e che, miracolosamente, rinverdì la notte in cui nacque Gesù. Un'altra, invece, racconta che Adamo, lasciando il Paradiso Terrestre, portò con sé un ramoscello dell'albero del bene e del male che, oltre a divenire l’albero con cui si fece la Croce, divenne anche l’albero di Natale.

martedì 7 dicembre 2010

LA QUALITA' DELLA VITA NELLE NOSTRE CITTA'

Milano, 6 dic .   (Adnkronos) - Bolzano, Trento e Sondrio sono le  provincie, Italiane in cui si vive meglio. La classifica del 2010 della qualità della vita, ogni anno stilata dal 'Sole 24 ore', vede al primo posto Bolzano,   che raggiunge il podio  con un balzo di sette posizioni rispetto al 2009.  . Al secondo posto si piazza Trento che guadagna tre posizioni,. Terza, stabile rispetto allo scorso anno, Sondrio. ultima in classifica, Napoli, preceduta da un folto Gruppo  di città meridionali. A decretare il successo di Bolzano e Trento sono le buone  pagelle conseguite sul fronte del reddito, del lavoro, della sicurezza e dei servizi - Ambiente-Salute: 'Bolzano e prime per occupazione femminile, Trento per il minore indice di.  inflazione. Su queste aree invece arranca,
Napoli.. La top  ten vede prevalere il Nord con sette provice, due al Centro  Siena al quinto e Bologna all'ottavo posto, e una alle isole con Oristano al nono posto, per l'area Ordine Pubblico, per cui si  classifica al primo posto come città più sicura  d'Italia. Le grandi città  perdono quasi tutte posizioni: Milano scende di 2 al 21esimo posto, mentre piu forte e 'l'arretramento di Roma, il Che va al 35esimo posto, perdendo undici posizioni. TRA le grandi la meglio posizionata  e il Bologna che si trova uno  spazio nella top ten, mentre provincie come Bari, Salerno, Catania e Palermo sono sotto la 90esima.posizione. Ma. .. Ecco la graduatoria completa.
. CLASSIFICA 2010
1 Bolzano # 637 8 +7
2 Trento # 636 5 +3
Sondrio 3 = 614 3 0
4 Trieste 599 $ 1 -3
5 Siena # 579 9 +4
6 Aosta = 576 6 0
7 Gorizia # 572 14 7
8 Bologna # 571 13 5
9 Oristano # 565 27 18
Belluno 10 564 2 $ -8
Cuneo 11 # 560 22 11
Macerata $ 558 4 -8 12
Parma 13 # 557 16 3
Ravenna 14 553 $ 12 -2
Udine # 15 553 17 2
Firenze 16 552 $ 14 -2
Rimini 17 552 $ 10 -7
Piacenza 18 551 $ 10 -8
19 Forli Cesena # 546 25 6
Livorno 20 544 $ 19 -1
Milano 21 541 $ 19 -2
22 Grosseto 538 $ 7 al 15
23 Verbano CO # 538 33 10
Genova 24 538 $ 19 -5
Ancona 25 534 $ 18 -7
26 Ogliastra # 534 29 3
27 Ferrara # 533 41 14
Nuoro 28 = 532 28 0
29 Pesaro Urbino # 532 31 2
Olbia Tempio 30 532 $ 23 -7
Reggio Emilia 31 530 $ 29 -2
32 Modena # 530 47 15
Mantova 33 # 529 36 3
Padova # 34 529 37 3
35 Roma 526 24 $ -11
36 Bergamo # 524 59 23
# 37 Cremona 523 43 6
Treviso 38 521 $ 26 -12
39 Como # 520 74 35
40 Verona # 518 51 11
41 Sassari # 517 79 38
Pisa 42 # 517 49 7
Pordenone 43 # 517 51 8
Brescia 44 # 517 54 10
Arezzo 45 # 516 62 17
Venezia 46 515 $ 43 -3
Vicenza 47 # 514 61 14
Novara 48 # 513 51 3
Perugia 49 513 $ 37 -12
Biella 50 # 512 66 16
Lecco 51 # 510 74 23
Vercelli 52 510 $ 33 -19
Varese 53 # 509 57 4
54 Torino # 508 68 14
Savona 55 507 $ 32 -23
Terni 56 507 $ 47 -9
57 La Spezia 506 41 $ -16
Rovigo 58 505 $ 54 -4
Asti 59 505 $ 57 -2
Lucca 60 499 $ 37 -23
61 Cagliari 70 9 # 499
L'Aquila 62 497 $ 49 -13
Rieti 63 496 $ 43 -20
64 Massa Carrara = 494 64 0
65 Lodi # 494 68 3
Viterbo 66 # 493 70 4
Matera 67 493 $ 63 -4
Prato # 492 68 73 5
Imperia 69 492 $ 37 -32
Pavia 70 491 $ 64 -6
71 # Pistoia 481 76 5
Alessandria 72 # 481 78 6
Teramo 73 480 $ 59 -14
Ascoli Piceno 74 477 $ 46 -28
Chieti 75 472 $ 54 -21
76 Iglesias Carbonia = 470 76 0
Potenza 77 470 $ 72 -5
78 Medio Campidano # 468 80 2
Pescara 79 464 $ 66 -13
Campobasso 80 452 $ 33 -47
Isernia 81 # 449 86 5
Crotone 82 # 439 90 8
83 Lecce # 438 98 15
Frosinone 84 438 $ 83 -1
Enna 85 437 $ 83
86 Brindisi = 437 86 0
Latina 87 436 $ 81 -6
88 Cosenza # 434 89 1
Catanzaro 89 426 $ 83 -6
Ragusa 90 426 $ 86 -4
Avellino # 425 91 93 2
Vibo V. 92 # 425 97 5
Bari 93 423 $ 92 -1
Benevento 94 420 $ 82 -12
Salerno 95 = 420 95 0
Siracusa 96 = 418 96 0
Messina 97 414 $ 93 -4
98 Agrigento # 412 107 9
99 Catania # 410 104 5
Taranto 100 # 409 101 1
Palermo 101 # 409 102 1
102 Caltanissetta # 406 105 3
Reggio C. 103 $ 406 91 -12
104 Trapani 405 $ 99 -5
Caserta 105 404 $ 103 -2
106 Foggia 401 $ 99 -7
107 Napoli 397 $ 106 -1
LEGENDA: # migliorata; $ peggiorata; = stazionaria Nota: posizioni diverse per punteggi uguali derivano Dal Calcolo dei decimali.