venerdì 3 dicembre 2010

PARTINICO (PA)

I reperti rinvenuti nella necropoli Calatubo testimoniano le origini elleniche della città. Fu coinvolta nella guerra di Segesta contro Selinunte, e probabilmente fu devastata tra il IV e il III secolo. Dopo la prima guerra punica, fu nuovamente ricostruita dai Romani , che ne sfruttarono lo scalo commerciale, dato dal vicino fiume San Cataldo.
In seguito alle distruzioni barbariche, causate dalla caduta dell'impero romano, di Partinico perdiamo le tracce. Ritroviamo le sue terre fertili abitate da mussulmani nel Medioevo. Il popolamento vero e proprio della città avvenne nel XIV secolo grazie ai Padri Cistercensi di S. Maria di Altofonte, che, essendo proprietari del feudo, bonificarono il territorio, e stimolarono la costruzione di un centro abitativo.
Anche l'agricoltura si riprese, soprattutto la coltivazione della vite e della canna da zucchero. Poco dopo, il borgo iniziò ad espandersi, vennero edificate case per i nobili palermitani, da cui potevano scorgere le loro tenuta terriere, e dall'800 in poi, iniziarono  attività produttive e commerciali che incentivarono lo sviluppo demografico del paese. 
Nella fine del XVIII secolo, con il lavoro di giunte più stabili e attive, furono realizzate molte opere, soprattutto nel settore igienico: furono costruiti i canaletti di spurgo nelle strade, venne potenziata la fornitura di acqua potabile mediante la realizzazione di grandi pozzi pubblici in diverse vie (Pozzo Nuovo, Pozzo di Grillo, P.pe Umberto, ecc.).
Fra le opere pubbliche più importanti che sono state realizzate in questo fine secolo sono da ricordare il Palchetto Musicale, la Villa Comunale "Regina Margherita", l'Istituto della Misericordia e della Croce con annessa chiesa di Maria SS. Assunta. LINK  http://www.comune.partinico.pa.it/

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