venerdì 3 dicembre 2010

SALEMI ( TP )

Situata su un colle alto 442 metri, nel cuore della provincia di Trapani, Salemi è un vivace centro agricolo che trae sostegno per la propria economia delle attività legate al lavoro dei campi, grazie soprattutto alla ricchezza d’acqua per la presenza dei piccoli fiumi, come il Salso. Pare che il suo nome, Salemi, derivi dall’arabo “salem” che significa “luogo salubre e sicuro” ma ci sono molte leggende che ruotano attorno ad essa. La storia di questa città è legata alle varie e molteplici dominazioni che si sono succedute in Sicilia, contribuendo, nel corso dei secoli, a caratterizzare la struttura architettonica, sviluppo economico e fioritura artistica di molte città dell’isola, e proprio Salemi rappresenta una testimonianza viva, attuale di tutto ciò. Fonti attendibili fanno risalire la prima origine di Salemi all’antica Halyciae, città fondata nel VIII sec. a.c. dagli Elimi, popolazione orientale, insediatasi nella parte occidentale dell’isola. La dominazione araba, nell’ 830, fù quella che apportò all’antica Halyciae nuova vitalità economica e culturale grazie all’introduzione di nuove e avanzate tecniche agricole e di irrigazione che incentivarono le potenzialità del feracissimo territorio, un benessere che fino ad oggi è possibile ammirare ripercorrendo le viuzze acciottolate e i cortili del centro storico della città. In epoca normanna il conte Ruggero D’Altavilla, divenuto re nel 1130, fece costruire l’imponente castello che ancora oggi domina la città. Nel 1492 gli Ebrei vengono cacciati dalla Spagna e si stabilirono in vari centri dell’isola e tra questi anche Salemi (il quartiere ebraico della Giudecca e’ ancora oggi riconoscibile).
Nel 1848 Salemi prese parte attiva ai moti rivoluzionari del tempo, che esprimevano il malcontento nei confronti dei Borboni che si erano insediati nell’isola nel 1735 unendola al Regno di Napoli. Arriva il 1860, che vede lo sbarco a Marsala di Giuseppe Garibaldi a capo della spedizione dei mille in Sicilia. Il 14 Maggio del 1860 il Consiglio Comunale (allora chiamato Decurionato), offrì a Garibaldi la Dittatura in nome di Vittorio Emanuele II di Savia: Salemi per un giorno rivestì il ruolo di capitale simbolica della penisola. Nei decenni a seguire e fino alla seconda guerra mondiale la Città di Salemi non conobbe avvenimenti storici d rilevante interesse e subì un forte spopolamento ed una conseguente crisi economica. Nel 1968 a causa di un violento terremoto che danneggiò pesantemente la città, la configurazione urbanistica fu destinata a mutare negli anni successivi: ne risentirono infatti i quartieri della Misericordia, del Rabato, del Carmine e di San Francesco di Paola, chiese danneggiate gravemente case rase al suolo. Inizia cosi la fase di edificazione del nuovo centro residenziale a valle del preesistente. Il centro storico e’ stato ricostruito in parte con accurati restauri, ancora oggi è in fase di allestimento. LINK   SALEMI

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