lunedì 31 ottobre 2011

ABITUDINI ALIMENTARI

Le nostre abitudini alimentari stanno peggiorando, non solo in quanto alla qualità dei cibi scelti, ma anche nella  modalità in cui li consumiamo. Non dedichiamo molto tempo né a cucinare né a mangiare e abbiamo abbattuto a soli quindici minuti la durata media del pasto.  Raramente ci sediamo a tavola per pranzo, ingeriamo gli alimenti di corsa andando a lavoro, oppure alla scrivania davanti al computer. Gli impegni pressanti, il pendolarismo e la stanchezza ci fanno preferire snack rapidi e cibi precotti. Possiamo trovare una vasta gamma di piatti pronti nei supermercati.  Mai come oggi il cibo spazzatura è stato accessibile a tutte le ore del giorno e della notte.
Come tutte le nuove abitudini, per ottenere un cambiamento è preferibile impostare aspettative realistiche e non pretendere da se stessi rivoluzioni drastiche e immediate. Per iniziare a mangiare in modo consapevole, all’inizio è meglio scegliere soltanto un pasto o uno spuntino ogni giorno a cui dedicarci,  impegnaci a mangiare in modo consapevole solamente in quel momento
Mangiare con consapevolezza significa riconoscere al cibo un ruolo e un valore fondamentale nel corso delle nostre giornate.
Significa dedicare al cibo il giusto tempo e la giusta attenzione, senza fretta, senza ingordigia e senza mischiare il mangiare con altre mille attività. Mangiare con consapevolezza è una concezione che esclude colazioni frettolose,  panini all’impedì, cene davanti alla tv o abbuffate stordenti.
Cibo e consapevolezza significano amore per la cucina, rispetto per ciò che mangiamo e attenzione per il nostro corpo
Alcuni consigli per diminuire la velocità con cui ci alimentiamo:
Ø  Se si tende a portare il cibo alla bocca il più velocemente possibile, abituarsi ad usare sempre coltello e forchetta.
Ø  Consumare i pasti seduti a tavola.     
Ø   Appoggiare le posate sulla tavola tra un boccone e l’altro.
Ø  Bere un sorso d'acqua regolarmente durante i pasti.
Ø   Non mangiare guardando la TV. È meglio condividere il pasto con i propri familiari, facendo conversazione con loro: non si può parlare e mangiare allo stesso tempo!
Ø  Concedersi il tempo di consumare i pasti con il cellulare e il computer spenti.
Ø   Se si lavora durante il pranzo, diventa difficile prestare attenzione ai sapori e alla consistenza dei cibi.
È consigliabile fare una pausa per godersi le pietanze in relax, senza dedicarsi contemporaneamente ad altre attività,  meglio gustare i cibi con calma e tranquillità.

lunedì 24 ottobre 2011

TARÌ TARÌ TARÌ

Tarì tarì tarì
Setti fimmini p’un tarì
Un  tarì è troppu pocu
Setti fimmini, pì’ npircocu
U pircocu è troppu duci
Setti fimmini pi’ na nuci
A nuci è troppu dura
Setti fimmini pi’ na mula
A mula jetta cavuci
Setti fimmini pi ‘na favuci
A favuci havi lu pizzu
Setti fimmini pi’ un marvizziu
U marviziu havi l’ali
Setti fimmini pi’ un canali
U canali jetta l’acqua
Setti fimmini pi’ na vacca
A vacca havi li corna
Setti fimmini pi’ na donna
E la donna voli l’omu
Setti fimmini pi’ un ncannolo
U cannolu è di canna
Setti fimmini pi’ na manna
L’amanna è di linu
Setti fimmini pi’ un nparrinu
U parrinu dici a missa
Fici ‘nsigna a la batissa
A batissa ju ‘nta l’ortu
Pi scippari un’ peri di finocchiu
Po c’ì vinni di cacari
Fici u’strunzu quanto u mari.
Anonimo

lunedì 17 ottobre 2011

LA NATURA

Sola, dove tutto tace,
a tu per tu con la natura
dove le montagne
fanno eco al mio respiro,
ascoltando il trillo dei grilli
assopendomi al fruscio dei ruscelli,
trovo un senso alla mia poesia.
Oh! natura, natura bella,
scrutarti in ogni istante delle stagioni,
amarti come si dovrebbe.
Oh! natura, natura bella
senza di te la vita non sarebbe vita,
l'amore non sarebba amore,
ma ora come ora
nessuno lo comprende
e forse nessuno ti ama veramente.
Rosa Cipponeri

lunedì 10 ottobre 2011

L’INFLUENZA

Il passaggio brusco ai primi freddi porterà inevitabilmente i primi casi d’influenza.  Febbre e raffreddori hanno già avviato la loro offensiva. Prima di rimanere vittima di questi fastidiosi malesseri stagionali, sarebbe bene pensare ad un’efficace strategia di prevenzione che rafforzi le nostre difese immunitarie in vista dell’inverno . Cominciamo allora col mangiare in abbondanza i cibi ricchi di vitamina C: agrumi, naturalmente, ma anche kiwi, ananas, ribes nero, melone, pomodori, peperoni, cavolfiori  sono fra quelli più ricchi di vitamina C. Bere una bella spremuta d’arancia al mattino, per esempio, è un’ottima abitudine, ma l’ideale è spremere le arance e bere il succo immediatamente dopo. Il kiwi, invece, ha un gran pregio: anche a contatto con l’aria mantiene le sue caratteristiche.
 Il virologo Fabrizio Pregliasco dell'Università di Milano sostiene che "Saranno almeno 80.000, secondo le stime gli italiani che rimarranno a letto la prossima settimana, colpiti da varie forme simil-influenzali. Già le scorse settimane sono stati circa 60.000 gli italiani che si sono ammalati, colpiti da forme simili all'influenza, ma con l'arrivo delle temperature più fredde e' prevedibile un consistente  aumento  per  tali patologie. Il consiglio è quello di evitare, se possibile, eventi, sbalzi termici e di fare un uso responsabile dei farmaci di automedicazione per alleviare i sintomi.
La trasmissione del virus dell’influenza tra persone diverse avviene, in genere, in due modi:
1.   per via aerea, attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce;
2.   attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie.
Per questo, una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può giocare un ruolo importante nel limitare la diffusione dell’influenza. Secondo il Ministero della Salute, le modalità di prevenzione più efficaci sono due:
1.   l’igiene respiratoria (contenimento della diffusione derivante dagli starnuti, dai colpi di tosse, con la protezione della mano o di un fazzoletto, evitando contatti ravvicinati se  ci si sente influenzati);
2.   lavarsi spesso le mani, in particolare dopo essersi soffiati il naso o aver tossito o starnutito: tale gesto, semplice ed economico, costituisce un rimedio utile per ridurre la diffusione dei virus influenzali, così come di altri agenti infettivi.
Il gesto di lavarsi la mani, sebbene sottovalutato, rappresenta, per il Ministero, l’intervento preventivo di prima scelta.
Il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC), tra le misure di protezione personali (cioè non farmacologiche) utili per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza, ed ha raccomandato quelle elencate di seguito.
1.   Lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici): fortemente raccomandato.
2.   Buona igiene respiratoria (coprire  bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani): raccomandato.
3.   Isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili, specie in fase iniziale: raccomandato.
4.   Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale, quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali): raccomandato.
Tali misure si aggiungono a quelle basate sui presidi farmaceutici (vaccinazioni e uso di antivirali). La vaccinazione, in particolare, rappresenta un mezzo efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze, compresa la mortalità prematura, limitatamente ai gruppi di popolazione ad alto rischio di malattia grave.

lunedì 3 ottobre 2011

I FUNGHI

I funghi son belli,
son tanti e assomigliano a gemelli
con i cappelli rossi e gialli
son proprio tutti belli.
Sul terreno marrone
è un trionfo di colore,
se sei bravo a cercare
il fungo lo puoi trovare,
ma le foglie devi scostare
e tra le mani ti puoi trovar
un bel fungo da mangiar.
In padella, fritto o arrosto
ti invita a mangiarlo ad ogni costo
ma se tanti ne mangi
come piangi!
Ma se di giusto tu ne mangi,
non piangi.
Tentato tu sarai
ma smetter tu dovrai.
Attenzione a quel che mangi, se buon non è
brutta fine tu farai e
in ospedale tu andrai.
Voi tutti ricordate, se il fungo volete mangiar 
in autunno dovete cercar
                                                          Anonimo