lunedì 18 aprile 2011

VIVERE INSIEME

 Riuscire a spendere gli ultimi anni della propria vita insieme al proprio compagno o compagna è sicuramente la condizione migliore. Gli affetti si dovrebbero essere consolidati, ci dovrebbe essere l'affiatamento, il reciproco aiuto, la condivisione degli stessi desideri. Una vita serena, appagante, stimolante. E' più facile e piacevole affrontare viaggi e vacanze insieme,
 provvedere alle incombenze di casa,  condividere stimoli, interessi  e affettuosità, risolvere i problemi, confortati dalla sicurezza di avere sempre qualcuno pronto ad assisterci, di giorno come di notte, in caso di bisogno e non sentirsi mai soffocati dalla solitudine e dall'aridità dell'isolamento.
La terza età può essere il traguardo della propria esistenza, non inteso come punto d'arrivo, ma come massima realizzazione del proprio benessere, del proprio appagamento e della propria serenità. Questo periodo può andare grosso modo dai sessanta ad oltre ottanta anni, dunque più di vent'anni di godimento pieno della propria esistenza, compresa una sana vita sessuale e sentimentale.

lunedì 11 aprile 2011

ANZIANI PIU' A LUNGO

Anziani più a lungo,  ma con un anno di malattia in più. Più malati oggi di dieci anni fa: è quanto emerge da uno studio pubblicato sul Journal of Gerontology da   cui emerge che,sebbene negli Stati Uniti attualmente si viva più a lungo di una decade fa, si trascorre in media un anno in più da malati. Dal 1970 al 2005, si legge nello studio, la probabilità di un 65enne di vivere fino a 85 anni sono raddoppiate, passando da una probabilità del 20% a una del 40%. Ma, allo stesso tempo, la nuova ricerca guidata dai gerontologi Eileen Crimmins e Hiram-Sánchez Beltrán della University of Southern California mostra che in media la "morbosità" - ovvero il periodo di vita trascorso con grave malattia o con perdita di mobilità funzionale - è addirittura aumentata negli ultimi decenni. Un ragazzo di 20 anni nel 1998 poteva aspettarsi di vivere altri 45 anni senza incorrere in una delle principali cause di morte - malattie cardiovascolari, cancro o diabete. Nel 2006 l'aspettativa di vita è scesa a 43,8 anni, quantificando una perdita di oltre un anno. Per le donne giovani gli anni di vita senza gravi malattie, nell'ultima decade, sono scesi da 49,2 a 48 anni. "Ci sono prove sostanziali che, finora, abbiamo fatto poco per eliminare o ritardare la malattia, mentre abbiamo impedito la morte per malattie - spiega Crimmins -. Allo stesso tempo, sono stati registrati aumenti sostanziali nelle incidenze di alcune malattie croniche, in particolare il diabete".

lunedì 4 aprile 2011

ASSEGNO DI CURA

È un contributo economico, finalizzato a favorire la permanenza a domicilio di persone non autosufficienti o con ridotta autonomia residua che sono a grave rischio di ricovero in istituto.
Viene erogato in base ai redditi dei richiedenti e alle condizioni di non autosufficienza accertata certificata dal medico curante
Si rivolge:
A familiari o persone che assistono anziani e adulti, non autosufficienti o con ridotta autonomia, a conclamato rischio di ricovero.

 Per accedere al contributo:

Gli interessati devono rivolgersi all’assistente sociale presso la Circoscrizione di appartenenza, compilando il modulo di richiesta per l'ammissione ai benefici economici. Viene richiesta la certificazione del medico curante attestante la non autosufficienza del soggetto assistito e una relazione del Servizio Sociale. La richiesta, completata dalla dichiarazione sanitaria e sociale, viene quindi valutata dalla Unità di Valutazione Distrettuale

DIPINTO

Cos’è uno sguardo?
Cos’è una nota, un sibilo,
una vibrazione, un suono?
Cos’è un fruscio?
Un battito d’ali libere
Nel cielo?
Cos’è l’accento sul verso
l’eco del mio essere?
Un soffio …. Un respiro … un alito?
TU!
Dipinto dentro di me, dentro una cornice
Dentro di me.
Fuori tutto il resto del mondo!
Gisella Rocca

NINNOLO ACCHIAPPA-PARASSITI (SEC.XVIII)

Questo acchiappa parassiti usato nel sec. XVIII è un piccolo ninnolo in avorio, osso, porcellana, forato e riempito di cotone imbevuto di sangue.
Le pulci presenti sul corpo umano entravano dai piccoli fori, si cibano del sangue e non riuscivano più ad uscire.
Di squisita fattura, intagliati e dipinti venivano appesi al collo.