lunedì 10 ottobre 2011

L’INFLUENZA

Il passaggio brusco ai primi freddi porterà inevitabilmente i primi casi d’influenza.  Febbre e raffreddori hanno già avviato la loro offensiva. Prima di rimanere vittima di questi fastidiosi malesseri stagionali, sarebbe bene pensare ad un’efficace strategia di prevenzione che rafforzi le nostre difese immunitarie in vista dell’inverno . Cominciamo allora col mangiare in abbondanza i cibi ricchi di vitamina C: agrumi, naturalmente, ma anche kiwi, ananas, ribes nero, melone, pomodori, peperoni, cavolfiori  sono fra quelli più ricchi di vitamina C. Bere una bella spremuta d’arancia al mattino, per esempio, è un’ottima abitudine, ma l’ideale è spremere le arance e bere il succo immediatamente dopo. Il kiwi, invece, ha un gran pregio: anche a contatto con l’aria mantiene le sue caratteristiche.
 Il virologo Fabrizio Pregliasco dell'Università di Milano sostiene che "Saranno almeno 80.000, secondo le stime gli italiani che rimarranno a letto la prossima settimana, colpiti da varie forme simil-influenzali. Già le scorse settimane sono stati circa 60.000 gli italiani che si sono ammalati, colpiti da forme simili all'influenza, ma con l'arrivo delle temperature più fredde e' prevedibile un consistente  aumento  per  tali patologie. Il consiglio è quello di evitare, se possibile, eventi, sbalzi termici e di fare un uso responsabile dei farmaci di automedicazione per alleviare i sintomi.
La trasmissione del virus dell’influenza tra persone diverse avviene, in genere, in due modi:
1.   per via aerea, attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce;
2.   attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie.
Per questo, una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può giocare un ruolo importante nel limitare la diffusione dell’influenza. Secondo il Ministero della Salute, le modalità di prevenzione più efficaci sono due:
1.   l’igiene respiratoria (contenimento della diffusione derivante dagli starnuti, dai colpi di tosse, con la protezione della mano o di un fazzoletto, evitando contatti ravvicinati se  ci si sente influenzati);
2.   lavarsi spesso le mani, in particolare dopo essersi soffiati il naso o aver tossito o starnutito: tale gesto, semplice ed economico, costituisce un rimedio utile per ridurre la diffusione dei virus influenzali, così come di altri agenti infettivi.
Il gesto di lavarsi la mani, sebbene sottovalutato, rappresenta, per il Ministero, l’intervento preventivo di prima scelta.
Il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC), tra le misure di protezione personali (cioè non farmacologiche) utili per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza, ed ha raccomandato quelle elencate di seguito.
1.   Lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici): fortemente raccomandato.
2.   Buona igiene respiratoria (coprire  bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani): raccomandato.
3.   Isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili, specie in fase iniziale: raccomandato.
4.   Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale, quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali): raccomandato.
Tali misure si aggiungono a quelle basate sui presidi farmaceutici (vaccinazioni e uso di antivirali). La vaccinazione, in particolare, rappresenta un mezzo efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze, compresa la mortalità prematura, limitatamente ai gruppi di popolazione ad alto rischio di malattia grave.

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