lunedì 7 maggio 2012

L'EMIGRATO

L'emigrato tutto emozionato
già nel treno è sacrificato,
a volte non capita un posto a sedere,
e dimentica che perfino di dormire.
Molto triste per chi lo vive,
non ci sono alternative.
 Pieno di speranza sì,
ma quanta pazienza.
Arrivando a destinazione,
prende qualche delusione;
Poi c'è la fase dell'integrazione,
che è pesante ed umiliante.
Penso che nessuno vuole fare l'emigrante,
conosci tanta gente, è vero,
ma soffri per davvero!
Quanta  nostalgia, quanta malinconia,
quanti dispiaceri, pensando all vecchia compagnia ,
ma quando sei costretto,
non puoi nasconderti dietro un dito.
Si deve accettare anche l'amaro,
non si può fare l'ignaro,
se si ricava almeno un progresso,
vale la pena che ti sei mosso.
Ma se non c'è neanche quello
non è per niente bello,
LEONARDO  SACCO





Nessun commento: