Bello è il sorriso del mattin che sorge
a ridestare tutta la natura.
quando una veste all'aurora porge,
tinta qual mille rose in fioritura.
Questa solerte e così vestita,
muta, silente, in fretta e lesta
una corona mai sì fiorita,
al ciel mirandosi, impone in testa.
Lungo sui campi lieve, lieve aleggia
grave silenzio, apportator di pace.
Di ramo in ramo un augel gorgheggia,
poi spicca il volo verso un altro e tace.
Il gallo, ch'apre gli occhi ai primi albori,
annuncia a squarciagola il mattutino.
Destasi e in fretta torna ai suoi lavori
l'onesto, il laborioso contadino.
Un bue lento al pascolo s'avvia
mesto, pensoso e con gli sguardi miti,
alterna lungo la deserta via
coi canti del pastore i suoi muggiti.
Ecco, vestito nel suo fulgore,
il divin Febo in cielo appare.
Torna la vita, la quiete muore,
più gaie tornan le ore a danzare.
VITO RUGGIRELLO
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