lunedì 27 febbraio 2012

EX PENSIONE DI ANZIANITA'



La pensione di anzianità è stata abolita dalla manovra economica "Salva Italia" del governo Monti. A seguito di tale riforma, è possibile andare in pensione solo dopo aver maturato i requisiti anagrafici di "vecchiaia".
Al posto della pensione di anzianità c'è ora la pensione anticipata: chi vuole andare in pensione prima dell'età di vecchiaia, può farlo, se ha una "anzianità contributiva" (nel 2012, 41 anni e un mese per le donne, 42 anni e un mese per gli uomini). Ma subendo una penalizzazione: l'importo della pensione viene tagliato dell'1 per cento per ciascun anno di anticipo rispetto ai requisiti di vecchiaia.
Le regole precedenti alla riforma suddetta sono rimaste in vigore solo per chi aveva maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2011.

Eccezioni
Possono andare in pensione a 64 anni:
i lavoratori del settore privato che, essendo in possesso di 35 anni di contribuzione e con le vecchie regole avrebbero maturato i requisiti di anzianità con il sistema delle "quote" entro entro il 31 dicembre 2012.
le lavoratrici del settore privato che hanno maturato 60 anni d'età e 20 anni di contributi entro il 31 dicembre 2012.


Lavori usuranti
I lavoratori dipendenti impegnati in lavori usuranti, prima del decreto "Salva Italia" potevano maturare il diritto al trattamento pensionistico con un anticipo di 3 anni. Dal 31 dicembre 2011, tali lavoratori possono invece usufruire del meccanismo delle "finestre", abolito per gli altri lavoratori, e cioè ritirarsi dal lavoro con quota 96 nel 2012 (61 anni di età e 35 di contributi, oppure 60 e 36) e poi con quota 97 dal 2013. Poi devono attendere ulteriormente una "finestra" di 12 mesi.
Per qualsiasi ulteriore chiarimento potete rivolgervi al Patronato “Acli Papa Giovanni XXIII”,   Corso dei Mille n. 321, 90047  Partinico, E-mail circoloaclipartinico@libero.it tel. 091 5086204, aperto dal lunedì al venerdì dalle 16,30 alle ore 20,00.

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