lunedì 7 febbraio 2011

IL PESO CORPOREO


La correlazione tra il peso  di ciò che si mangia e l’aumento di peso corporeo a fine pasto è valida solo nei primi mesi di vita: se un lattante di circa 5 Kg mangia 250 g. di latte, alla fine  della poppata peserà circa 5250 g. Ciò avviene perché il neonato è quasi immobile, consuma poche energie e, assumendo solo liquidi, mette immoto processi digestivi limitati. Per un adulto, invece,  l’aumento di peso alla fine del pasto deve essere approssimato per difetto. Anche mangiando, infatti, si constimano calorie, per esempio attraverso la masticazione e l’attivazione dei meccanismi della digestione. I parametri variano da persona a persona ( peso  e ampiezza della superficie  corporea ) e a seconda della situazione ( movimento e temperatura ambientale per la traspirazione ).  In linea di massima, salendo sulla bilancia dopo aver mangiato 500 g. di pasta, si potrebbe notare un incremento di 350/400 g. circa.
Effimero. Tale aumento dura comunque poco tempo, perché parte dell’acqua contenuta nel cibo, viene eliminata subito con l’urina mentre soltanto i nutrienti, soprattutto i grassi,  determinano il reale aumento di peso.

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