Indipendenza, partecipazione, cura, autorealizzazione e dignità: sono principi da garantire agli anziani del futuro. A dirlo per prime, sono state le Nazioni Unite, ma da poco si è sintonizzato sulla stessa lunghezza d'onda anche il progetto europeo “CHANGE”, acronimo di Care of Health Advertising New Goals for Elderly people, che sta monitorando le condizioni della vecchiaia di oggi in vista del 2050, quando gli anziani saranno il 38% in più di oggi in tutto il mondo.
Di fronte a un incremento di questa portata, diventano sempre più indispensabili strategie che investano sulla salute degli over 65 e che garantiscano le migliori cure quando quest'ultima sia stata messa a dura prova dall'incedere del tempo. Con il progetto appena partito (che può essere monitorato passo dopo passo sul sito dell'Istituto superiore di Sanità), tutta l'Unione europea cercherà in altri termini di dare risposte concrete agli anziani che verranno e ai loro familiari. Nel frattempo, la scienza continuerà a fare passi importanti nella sconfitta delle malattie e nell'esplorazione dei segreti del nostro Dna. L'importante è la collaborazione reciproca tra tutti, cittadini compresi, che dovranno tenere sempre più conto dei propri stili di vita per garantirsi una vecchiaia serena
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