Le linee guida italiane per una corretta alimentazione indicano che gli over 65 non dovrebbero bere più di una bevanda alcolica al giorno, corrispondente a circa 12 grammi di alcol (e quindi a un tasso alcolemico di 0,2 g/l per una persona che pesa circa 60 chili a stomaco pieno) - premette Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto superiore di sanità e coordinatore europeo del Progetto VINTAGE su alcol e anziani -. L’anziano è infatti più vulnerabile agli effetti dell’alcol per diversi motivi. Innanzitutto sopra i 60-65 anni si ridiventa adolescenti dal punto di vista metabolico perché c’è una drastica riduzione dell’alcoldeidrogenasi, l’enzima coinvolto nella digestione dell’alcol. A volte si verifica, inoltre, una riduzione della massa grassa, cosa che fa reggere meno l'alcol assunto, senza contare che l’organismo dell’anziano ha meno acqua e quindi minore capacità di diluire l’alcol. L’invecchiamento comporta, infine, una riduzione del flusso sanguigno epatico e la capacità complessiva del fegato di metabolizzare l’alcol nonché l'insorgenza di patologie croniche e di deficit cognitivo, condizioni per la quali è in genere sconsigliato il consumo di alcolici visto che possono essere da questi ultimi determinate o peggiorate.
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