lunedì 15 novembre 2010

UN BICCHIERE DI VINO


Le linee guida italiane per una corretta alimentazione indicano che gli over 65 non dovrebbero bere più di una bevanda alcolica al giorno, corrispondente a circa 12 grammi di alcol (e quindi a un tasso alcolemico di 0,2 g/l per una persona che pesa circa 60 chili a stomaco pieno) - premette Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto superiore di sanità e coordinatore europeo del Progetto VINTAGE su alcol e anziani -. L’anziano è infatti più vulnerabile agli effetti dell’alcol per diversi motivi. Innanzitutto sopra i 60-65 anni si ridiventa adolescenti dal punto di vista metabolico perché c’è una drastica riduzione dell’alcoldeidrogenasi, l’enzima coinvolto nella digestione dell’alcol. A volte si verifica, inoltre, una riduzione della massa grassa, cosa che fa reggere meno l'alcol assunto, senza contare che l’organismo dell’anziano ha meno acqua e quindi minore capacità di diluire l’alcol. L’invecchiamento comporta, infine, una riduzione del flusso sanguigno epatico e la capacità complessiva del fegato di metabolizzare l’alcol nonché l'insorgenza di patologie croniche e di deficit cognitivo, condizioni per la quali è in genere sconsigliato il consumo di alcolici visto che possono essere da questi ultimi determinate o peggiorate.

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