Il fabbisogno energetico nella terza età
Il ritmo delle funzioni vitali, con il passare degli anni, rallenta, diminuisce il valore del metabolismo basale e, solitamente, anche l’attività motoria. Per tutti questi motivi è necessario ridurre l’apporto di calorie: si passa dalle 2.900 necessarie tra i 20 e i 30 anni, alle 2.300-2100 calorie, sufficienti a chi ha superato i 60 anni.
Da tenere sempre presente che un alimento a basso contenuto calorico non è necessariamente migliore di un uno con una maggiore quantità di calorie. La “differenza” non la fanno sempre le calorie, quel che conta sono i grassi.
Per esempio 100 grammi di parmigiano grana hanno più calorie di 100 grammi di mozzarella, ma, comunque, meno grassi. Quindi, quando leggiamo le etichette facciamo attenzione soprattutto ai grassi contenuti dagli alimenti e non solo alle calorie.
La dieta ideale per un anziano deve coprire in modo equilibrato i fabbisogni nutrizionali e l’energia deve essere fornita dai carboidrati per il 50-60 per cento, dalle proteine per il 12-14 per cento e dai lipidi per il 30-35 per cento
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